Affumicato, delicato, compatto o secco: se pensavi che di tofu ce ne fosse solo un tipo, beh… siamo qui a dirti che non è così, anzi: di tofu ne esistono diversi tipi, reperibili quasi sempre nei negozi alimentari asiatici. Varianti buonissime e pensate per diverse preparazioni e piatti. Ma come riconoscerle? E soprattutto: come utilizzare ciascuna tipologia di tofu al suo massimo potenziale? Vogliamo raccontartelo in questo articolo!
I diversi tipi di tofu
Come detto, il classico “block tofu” – che si trova con molta facilità in qualsiasi negozio alimentare ormai – è solo una delle varianti di questo millenario alimento a base di soia. Ecco le tipologie più diffuse:
- Tofu morbido
- Tofu medium firm o a solidità media
- Tofu firm o solido, un tipo di tofu più compatto
- Silken tofu
- Tofu secco
- Tofu affumicato
- Aburaage o Inari
Vediamo insieme come cucinare o per quali ricette utilizzare ciascuna variante.
Tofu morbido
Questo tipo di tofu viene pressato per meno tempo rispetto al classico tofu solido, e per questo ottiene una consistenza più gelatinosa e acquosa, con un sapore delicato. Proprio per il suo sapore tenue e la sua consistenza, è indicato come base neutra per dolci come panna cotta o cheesecake vegan, ma non è assolutamente da escludere il suo uso in piatti salati: se opportunamente passato in pastella, può essere fritto per qualche secondo. Un consiglio: non pressare il tofu, perché si schiaccia facilmente.
Tofu medium firm, solidità media
Rispetto al morbido, il tofu medium firm ha un minore quantitativo di siero ma è pur sempre delicato alla manipolazione. Per questo è consigliato il suo utilizzo in piatti che non prevedono preparazioni troppo elaborate: il tofu medium firm è perfetto da brasare o bollito.
Tofu firm o solido, un tipo di tofu più compatto
Il tofu solido è tra i più conosciuti e diffusi, specie in occidente: si presenta come un blocco compatto e resistente. Risulta perfetto per praticamente qualsiasi ricetta salata: noi ti consigliamo di pressarlo per eliminare il poco liquido in eccesso, poi tagliarlo a fettine, marinarlo e impanarlo, per poi friggerlo o cuocerlo al forno, per bastoncini deliziosi e croccanti. Puoi anche solo passarlo in padella per un piatto veloce e nutriente.
Ne esiste una variante extra-solida, anch’essa perfetta per la maggior parte delle ricette salate.
Silken Tofu
Il silken tofu è molto delicato e morbido, e infatti se manipolato in modo troppo avventato può rompersi. La sua consistenza lattiginosa è perfetta per creare salse, creme e dolci: frullato, infatti, può essere utilizzato al posto di uova o yogurt per cheesecake vegan deliziose.
Di Silken tofu ne esistono altre due varianti: sodo ed extra sodo, adatte da servire dopo una marinatura con salse ed erbe, ma anche leggermente fritto.
Tofu secco
Questa varietà si dovrebbe trovare nei negozi alimentari orientali o online. Il tofu secco ha una consistenza gommosa e sfumature dorate. Non richiede cotture e si può utilizzare in tutte le ricette in cui ti piacerebbe aggiungere un alimento che ricorda, per consistenza e morbidezza, una omelette o una frittata.
Tofu affumicato
Il tofu affumicato è una variante deliziosa e saporita del classico tofu solido: di solito è affumicato in foglie di tè verde. Puoi tagliarlo a cubetti e inserirlo nelle tue insalate, oppure passarlo in padella con un cucchiaio di salsa di soia per una fonte proteica gustosa e saziante.
Inari
Tra i vari tipi di tofu, questa è una variante poco diffusa in occidente, se non nei ristorati giapponesi o cinesi. Con inari si indicano dei panetti di tofu fritto con delle tasche da farcire.
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