Se è vero che la sostenibilità è ormai un imperativo in qualsiasi ambito produttivo, va da sé che in ogni mercato le aziende tentino di allineare la propria produzione alle richieste di consumatori sempre più consapevoli e ai trend del momento. È in questo momento storico di riassetto della produzione in ottica “green” che si colloca il lavoro di aziende più o meno note a livello internazionale, che convertono del tutto la produzione o aggiungono referenze a quelle già sul mercato; questo, ovviamente, non vale solo per l’industria alimentare.
Quello delle scarpe vegan è un mercato in forte espansione, nonostante l’industria calzaturiera sia da sempre legata all’uso di materiali di derivazione animale. Non si contano le aziende che abbiano deciso di puntare su referenze cruelty-free per seguire le richieste di mercato: ultima in ordine di tempo è il colosso dell’abbigliamento sportivo Reebok, che di recente ha annunciato la creazione di una nuova linea di scarpe plant based da running. Le sneakers, che saranno disponibili per l’acquisto a partire dal prossimo autunno, si chiamano Forever Floatride GROW e sono realizzate unendo semi di ricino, alghe, gomma naturale ed eucalipto.
“Con Forever Floatride GROW sostituiamo la plastica di derivazione petrolchimica con le piante – ha dichiarato Bill McInnis, Vice Presidente Reebok Future – La sfida più grande nel realizzare una scarpa come questa è stata reperire e lavorare materiali di origine vegetale in grado di soddisfare le esigenze ad alte prestazioni dei corridori. Durante i tre anni trascorsi a sviluppare questo prodotto, abbiamo capito che l’idea di una scarpa da corsa a base vegetale è fortemente apprezzata nel mondo del running. Ma quegli stessi corridori sentivano altrettanto enfaticamente che non avrebbero mai compromesso le proprie prestazioni. Il risultato è Forever Floatride GROW”.
E in Italia?
Il settore calzaturiero ha da sempre un grande rilievo quantitativo e qualitativo per l’economia italiana, tanto che sviluppa complessivamente 78 miliardi di euro di fatturato ogni anno e conta circa 4.500 aziende e 75.600 addetti (dati anno 2018). Nonostante negli anni il settore della moda, e quello delle calzature in particolare, sia stato piuttostoc scettico ad abbracciare la rivoluzione vegana, oggi sono tante le aziende che optano per linee cruelty free, proponendo scarpe e accessori vegan alla moda.
Non mancano le aziende italiane che abbiano scelto di aderire al rigido standard di certificazione VEGANOK, garantendo una produzione e un prodotto finito in linea con la filosofia vegan. Tra queste Cajà Vegan – che realizza artigianalmente in Italia scarpe per uomo, donna e bambino – e Corso 37, i cui prodotti sono calzature di alto livello per donna, di tipo classico e sportivo. Un segno evidente di come il vegan diventi sempre più mainstream non solo in ambito alimentare, anche perché la scelta cruelty-free è l’unica davvero sostenibile; esempi che dimostrano come sia possibile per un’azienda cambiare rotta pur continuando sulla strada dell’imprenditoria di successo.
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