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Amsterdam, prima città in Europa a firmare il Plant-Based Treaty

La capitale olandese adotta misure rivoluzionarie per affrontare l'emergenza climatica con una strategia alimentare sostenibile

Amsterdam si è distinta come la prima capitale dell’Unione Europea a sostenere ufficialmente il Plant-Based Treaty, un’iniziativa globale che mira a combattere l’emergenza climatica attraverso la promozione di diete a base vegetale. Questo passo rappresenta un’imponente dichiarazione di intenti nella lotta contro i cambiamenti climatici, ponendo la città all’avanguardia delle politiche ambientali sostenibili.

trattato plant-based

Cosa è il Plant-Based Treaty?

Il Plant-Based Treaty rappresenta una proposta rivoluzionaria di trattato internazionale, ideato per mitigare l’impatto ambientale del nostro sistema alimentare globale, incentivando una marcata virata verso un regime alimentare ricco di prodotti vegetali. Questa iniziativa si prefigge obiettivi ambiziosi, quali la lotta contro la deforestazione, la salvaguardia della biodiversità, la riduzione dell’uso eccessivo delle risorse idriche e il taglio delle emissioni di gas serra, che sono direttamente collegati all’allevamento intensivo di animali. Funzionando in sinergia con l’Accordo di Parigi, il Plant-Based Treaty mira a riformare profondamente i nostri schemi alimentari, con l’obiettivo ultimo di preservare l’integrità del nostro pianeta.

Modellato sul Trattato di Non Proliferazione dei Combustibili Fossili e ispirato dai trattati internazionali che hanno affrontato le minacce alla riduzione dello strato di ozono, il Plant-Based Treaty, dal suo lancio nell’agosto del 2021, ha catalizzato un’ampia rete di sostegno. Questa iniziativa ha ottenuto l’endorsement di oltre 135.000 individui, cinque premi Nobel, scienziati dell’IPCC, più di 1000 ONG e gruppi comunitari, nonché 1000 aziende di rilievo, tra cui la coalizione TAPP, Redefine Meat, la Oceanic Preservation Society e varie sezioni di Greenpeace e Friends of the Earth.

Tra gli endorsement di alto profilo, spicca quello dei celebri Paul, Mary e Stella McCartney, che in una dichiarazione scritta hanno fatto appello ai politici affinché supportino il Plant-Based Treaty. Hanno affermato:

“Crediamo nella giustizia per gli animali, l’ambiente e le persone. È per questo che sosteniamo il Plant-Based Treaty e invitiamo individui e governi a firmarlo”.

Questo ampio sostegno riflette non solo la crescente consapevolezza della critica situazione ambientale ma anche la fiducia nell’efficacia di un cambiamento verso un’alimentazione plant-based come leva per il futuro sostenibile del nostro pianeta.

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Amsterdam e il suo impegno per il clima

In una dichiarazione, il Consiglio della Città di Amsterdam ha sottolineato l’impatto significativo che la produzione, distribuzione, elaborazione e consumo di cibo ha sulla salute delle persone e degli animali, contribuendo alla crisi climatica.

“Con la sua Strategia Alimentare, il comune di Amsterdam assume la responsabilità di guidare i cambiamenti nel sistema alimentare, garantendo che tutti i residenti di Amsterdam abbiano accesso a cibo e bevande sane, eque, sostenibili e a prezzi accessibili. Uno sforzo per raggiungere questo obiettivo è il passaggio verso un’alimentazione che sia basata su prodotti vegetali.”

Questa iniziativa rappresenta un tassello fondamentale di una strategia ben più vasta.
Amsterdam intraprenderà un’azione concreta firmando un accordo con i principali datori di lavoro e le istituzioni pubbliche, quali ospedali, centri comunitari e strutture di assistenza, nell’ambito dell’iniziativa denominata “Amsterdam: città del cibo sano, equo e sostenibile“. Questo accordo mira a:

  • Garantire, a partire dal 2024, che in tutte le istituzioni sostenute finanziariamente dal pubblico sia disponibile un’ampia gamma di opzioni per pasti interamente a base vegetale, accessibili a dipendenti, visitatori e pazienti;
  • Impegnare, dal 2024, tutti i servizi di ristorazione e catering operanti nelle strutture pubbliche ad introdurre l’iniziativa del “Venerdì Vegano“, promuovendo così una maggiore consapevolezza e inclusione di opzioni alimentari plant-based;
  • Modificare la composizione delle proposte alimentari nei servizi di ristorazione e catering, stabilendo che la quota di proteine derivanti da fonti vegetali raggiunga almeno il 60% del totale entro il 2030. Questa iniziativa mira a riequilibrare il rapporto tra proteine animali e vegetali nei menù offerti, marcando un avanzamento decisivo verso un modello di consumo alimentare più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
  • Organizzare un convegno annuale dedicato all’alimentazione a base vegetale, coinvolgendo istituzioni di assistenza, scuole, università e altre entità pubbliche di Amsterdam, per condividere conoscenze, pratiche migliori e promuovere l’adozione di diete plant-based.

futuro sostenibile

Un futuro più sostenibile

L’endorsement del Plant Based Treaty da parte di Amsterdam segna un momento cruciale nella lotta contro il cambiamento climatico e rappresenta un modello da seguire per altre città e nazioni. Mostra come le scelte alimentari e le politiche locali possano avere un impatto significativo sul futuro del nostro pianeta, sottolineando l’importanza di un approccio collettivo e consapevole verso la sostenibilità.

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