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TUTTOFOOD 2025: intervista alla Marketing Manager Alice Andrei

Intervista alla Marketing Manager Alice Andrei di TUTTOFOOD: scopri le tendenze 2025 nel plant-based, sostenibilità e nuovi modelli alimentari

L’edizione 2025 di TUTTOFOOD si annuncia come una delle più attese del panorama fieristico internazionale. Trasformazione delle abitudini alimentari, grandi sfide ambientali e sociali e settore agroalimentare sono intrecciati e chiamati a reinventarsi. L’alimentazione vegetale, da trend emergente, si sta affermando come componente strutturale del sistema alimentare globale, con implicazioni dirette sul mercato, sull’innovazione di prodotto e sul comportamento dei consumatori.

Per capire meglio quali saranno le direttrici principali di questa evoluzione e quale spazio avranno i prodotti plant-based a TUTTOFOOD 2025, abbiamo intervistato Alice Andrei, Marketing Manager della manifestazione. Le sue risposte tracciano un quadro preciso delle tendenze in atto e delle opportunità per le aziende che vogliono restare competitive in un mercato in rapida trasformazione.

Alimentazione vegetale all’interno d TUTTOFOOD 2025

OSSERVATORIO VEGANOK: Come Osservatorio VEGANOK, monitoriamo costantemente l’evoluzione del mercato dei prodotti alimentari vegetali, che negli ultimi anni ha registrato una crescita significativa. Quale spazio ricoprirà questo tema all’interno di TUTTOFOOD 2025?


ALICE ANDREI: TUTTOFOOD 2025 dedicherà ampio spazio ai nuovi modelli alimentari, sempre più impostati verso la valorizzazione di produzioni sostenibili dal punto di vista socio-ambientale e comportamenti di consumo responsabili. All’interno di questo contesto, ricade anche l’alimentazione vegetale, oggi riconosciuta sempre più come una delle tendenze emergenti nel settore agroalimentare. La manifestazione ospiterà conferenze focalizzate su innovazione e sostenibilità e, addirittura, un’intera area tematica, come la “Better Future Arena”, nella quale si discuterà di alimentazione plant-based, sostenibilità e nuove abitudini di consumo. Inoltre, saranno esposte numerose produzioni vegan, frutta secca e contaminazioni cross-category, da tutti i Paesi del mondo, offrendo opportunità di business significative per i professionisti del settore.

crescita mercato

TUTTOFOOD e i segnali rispetto alla trasformazione del mercato

OSSERVATORIO VEGANOK: I nostri dati confermano che i consumatori sono sempre più attenti alla sostenibilità, chiedono trasparenza nei claim e scelgono prodotti con certificazioni come quella vegan. Che segnali sta raccogliendo TUTTOFOOD rispetto a questa trasformazione del mercato e della domanda?

ALICE ANDREI: È innegabile che da parte dei consumatori si registri un crescente interesse verso una dieta equilibrata, caratterizzata da prodotti di qualità, sani, sostenibili e trasparenti. TUTTOFOOD 2025 si posiziona come una piattaforma capace di intercettare uno per uno questi trend legati e ai nuovi bisogni alimentari e snocciolarli in modo molto profondo. In più, la TUTTOFOOD Week, primo sperimentale evento diffuso che Fiere di Parma sviluppa in città in chiave B2B2C, offre un termometro ben preciso dei consumi. In generale, però, va chiarito un aspetto spesso poco sottolineato: la crescente attenzione dei consumatori verso questi temi non si muove necessariamente su un binario unico, ma finisce per abbracciare tante ramificazioni e sensibilità diverse. Ciò, se da un lato rende molto più complesso per le aziende – rispetto a qualche anno fa – approcciare all’innovazione alimentare, dall’altro favorisce in maniera importante chi è in grado di diversificare il proprio assortimento o specializzarsi, offrendo soluzioni adatte a ogni occasione di consumo o funzionalità specifica. Questa parcellizzazione del mercato emerge in maniera fortissima in quest’edizione della fiera e attraversa tutti i comparti, dal fresco allo stabile, passando per il frozen e i freschissimi.

Tendenze emergenti che trasformeranno il comparto food & beverage

OSSERVATORIO VEGANOK: Quali sono, secondo lei, le tendenze emergenti che stanno trasformando il comparto food & beverage e che saranno protagoniste a TUTTOFOOD 2025?

ALICE ANDREI: La velocità di consumo è un trend fortissimo oggi e le aziende si stanno muovendo in quel senso. Ciò è dovuto all’evoluzione delle nostre vite e, se vogliamo, alla proliferazione delle occasioni di consumo Fuori Casa. C’è però anche una tendenza della GenZ di approcciare al momento della tavola – una volta a casa – in modo diverso da come facevano altre generazioni (paradossalmente anche quella anagraficamente a loro più vicina, i Millennial). Alla rapidità di consumo si sommano, quindi, altre componenti come la salubrità e la funzionalità alimentare. Questa transizione non implica che i formati e i sapori tradizionali o i grandi cliché (come l’aperitivo all’italiana, per esempio) siano destinati a sparire, tutt’altro: tutti questi classici sono destinati a rivivere sotto nuove forme per adattarsi a nuovi need che il consumatore esprime in modo chiaro attraverso i suoi comportamenti in acquisto e le sue scelte di stile.

Dati e insight sulla crescita del plant-based

OSSERVATORIO VEGANOK: Nell’ultima edizione, TUTTOFOOD ha ospitato migliaia di operatori e centinaia di brand da tutto il mondo. Può condividere con noi alcuni dati o insight sulla crescita delle categorie legate all’alimentazione vegetale e sostenibile?

ALICE ANDREI: L’aumento dell’interesse per l’alimentazione vegetale e la corrispettiva crescita in termini produttivi del segmento è evidente anche solo sfogliando il nostro catalogo espositori. Tra gli espositori, abbiamo almeno 250 realtà che presentano in assortimento dei prodotti ascrivibili al concetto di plant-based: oltre a preparazioni già note e che richiamano concettualmente i nostri tradizionali piatti di carne, quest’anno si è aggiunto il “pesce” plant-based. È però notevole che, rispetto a qualche anno fa, anche aziende non specializzate abbiano avviato un processo di ampliamento dei loro assortimenti e delle loro linee. In questo senso, il concetto di plant-based atterra in numerosi comparti e categorie – dal frozen al chilled, passando per i piatti pronti o la pasta fresca – e diventa un viatico interessante per le aziende, che possono finalmente proporre i propri prodotti (opportunamente rivisitati in versione veg) a un pubblico che non avrebbero raggiunto altrimenti.

Il plant-based nell’agroalimentare

OSSERVATORIO VEGANOK: Oggi molti brand e grandi colossi alimentari propongono alternative plant-based. Crede che nei prossimi anni il mondo vegan possa diventare una componente strutturale del sistema alimentare, con una presenza sempre più centrale nelle fiere di settore?

ALICE ANDREI: L’edizione TUTTOFOOD 2025 offre una risposta molto precisa a questa domanda: nell’agroalimentare non esiste un solo modello, ma una pluralità di approcci, stili, scelte, opzioni, diete e funzionalità alimentari. Il plant-based è già nei fatti uno di queste componenti: ne sia prova il fatto che in distribuzione stiamo passando dalla valorizzazione del “plant-based” come categoria più o meno definita a scaffale a un inserimento promiscuo dei prodotti all’interno di assortimenti più ricchi e variegati. Credo che questo affrancamento dalla “esposizione speciale” che si vedeva fino a un paio di anni fa in supermercato sia frutto anche di un processo maturato ab origine all’interno delle fiere alimentari: le manifestazioni fieristiche hanno ormai assorbito l’iniziale novità del veg e del plant-based e l’hanno derubricata da “categoria” a sé stante a “caratteristica tipizzante” di determinati prodotti. Perciò, non mi aspetto che le fiere alimentari in futuro dedichino maggiore centralità al tema; al contrario, saranno le aziende con i loro assortimenti – anche quelli mainstream – ad arricchirsi sempre più di referenze e, quindi, a colmare i relativi bisogni, espressi o latenti, dei consumatori di tutto il mondo.


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