La viticoltura in altitudine è croce e delizia per il produttore di vino. É una sfida che deve essere intrapresa per ottenere uve di alta qualità e freschezza. Flavio Prà, giovane enologo veronese che vanta numerose e prestigiose consulenze con le più importanti aziende vitivinicole del Veneto e d’Italia, ha scelto di piantare il suo nuovo vigneto a più di 500 metri di altitudine in Val D’Illasi. Queste vigne, circondate dai boschi, si trovano in un paradiso di biodiversità e l’escursione termica che si crea, dona dei sentori particolari alle uve.
Assaggiando le uve prima della raccolta, queste sono completamente diverse da un punto di vista aromatico, donando croccantezza e note fruttate e pepate di grande finezza.
Cosa significa viticoltura di montagna?
Tutti i vigneti si collocano a partire da 250 metri d’altitudine ma soprattutto risentono in maniera decisiva della vicinanza dei Lessini, sia per quel che riguarda la storia geologia di erosione, dilavamento e rimescolamento dei terreni, soprattutto per quel che riguarda l’impatto climatico. Una viticoltura inoltre che, soprattutto nel caso del Campo Marna 500 sfrutta pendenze molto importanti anche dell’ordine del 30 – 35 % con presenza in alcuni casi di terrazzamenti di contenimento del territorio. Il nome di questo vigneto è molto significativo e racconta di un sito collocato a circa 200 metri su un piccolo vulcano sottomarino dell’Eocene di circa 50 – 60 milioni di anni fa.
Alcuni dei vini dell’azienda oggi vengono certificati VEGANOK, per andare incontro alle richieste di consumatori vegan, che cercano un vino con soli ingredienti di origine vegetale e chiarificato senza albumina.
Soave DOC “Campo Base”: il nome stesso del vino lo dice “Base”, perché tutto parte da qui, dalla delicata eleganza dell’uva Garganega si ottiene questo Soave ricco di stile e piacevolezza. Un vino dal profumo intenso di fiori bianchi, morbido in bocca, delicato e caratterizzato da un finale leggermente amarognolo. Sostanziale freschezza e sapidità che infondono a questo vino una giovanile bevibilità.
Soave Classico DOC “Campo Vulcano”: è il nome di questo Soave che rimanda subito all’origine vulcanica del suolo da cui proviene. Coltivato nella zona Classica delle colline di Monteforte d’Alpone è il frutto di un’accurata selezione di uve Garganega e Trebbiano di Soave. L’uva Garganega è di quelle dorate con una bella intensità di profumi e aromi. Sensazioni fruttate agrumate intense e piacevolezze esotiche. Ottima bevibilità, freschezza, sapidità ed armonia al palato.