Legumi della tradizione, tipici di primavera ed estate, le fave – specie quelle fresche – sono un alimento che non dovrebbe mancare nel carrello della spesa durante la bella stagione. Molto diffuse in ricette tipiche del centro e del sud Italia, sono però un tipo di legume meno diffuso e utilizzato rispetto a fagioli, ceci e lenticchie. Come cucinare le fave per ottenere il meglio da questi deliziosi legumi?
Vogliamo condividere con te qualche idea per cominciare ad utilizzarle e farle diventare così un must have della tua dispensa salata.
Le fave: nutrienti e consigli di conservazione
Poco caloriche ma ricche di nutrienti, le fave sono buone fonti di proteine, ferro e fibre, favorendo quindi un corretto funzionamento dell’intestino.
Una volta acquistate fresche, meglio conservarle in frigorifero per massimo tre giorni e poi consumarle, perché non sono legumi che durano a lungo. Se non si ha intenzione di utilizzarle in cucina in tempi brevi, sempre meglio congelarle e averle a disposizione all’occorrenza.
Le fave fresche richiedono spesso pochissimo sforzo in cucina: se sono freschissime, infatti, si possono consumare anche crude, dopo averle lavate, estratte dal loro baccello e spellate.
Come consumare le fave? In Insalata!
Le fave fresche sono perfette come ingrediente per riempire di gusto e sapore le tue insalate, siano esse a base di verdure, cereali o lattuga.
In queste ricette estive, perfette anche per un pic nic fuori porta, le fave possono rappresentare un’ottima fonte proteica facile e veloce da preparare. Noi ti consigliamo un’insalata con pomodorini, ravanelli, noci, ma anche carciofi grigliati.
Ma anche nella pasta
Le fave fresche sono anche ottime per condire primi saporiti e freschi. Saltate giusto qualche minuto in padella con un filo d’olio e cipolla a piacere, insieme a zucchine, piselli o altre verdure primaverili, come agretti e asparagi, oltre che una spolverata di menta sono un perfetto ingrediente per un primo diverso dal solito, leggero e saziante allo stesso tempo.
Frullate con un giro d’olio, aglio, sale e pepe – e, a piacimento, un po’ di frutta secca e lievito alimentare – diventano però anche un perfetto sugo delicato per i tuoi primi.
Nelle creme, vellutate e zuppe
Le fave, cotte o dopo l’ammollo, possono essere frullate con un frullatore a immersione e diventare vellutate delicate in abbinamento alle patate, oppure come ingrediente per zuppe nutrienti e dai sapori primaverili: un abbinamento classico, in questo senso, è la zuppa di fave e piselli.
Puoi far saltare entrambi i legumi insieme e cuocerli con un po’ di brodo vegetale, magari aggiungendo anche un cereale al mix, come orzo o avena.
Come cucinare le fave? Provale come base per Falafel e hamburger
Anche in questo caso, basta cuocere le fave fresche o ammollare e cuocere quelle secche, per poi frullarle o schiacciarle con una forchetta per avere una perfetta base per polpette o hamburger plant-based e ricchi di proteine. Aggiungi al composto le tue spezie preferite, il prezzemolo, il coriandolo e il gioco è fatto.
Puoi utilizzare le fave anche in abbinamento a verdure come zucchine, pomodori secchi e asparagi, per burger vegetali da leccarsi i baffi.
E come tutti i legumi, sono ottime anche per l’hummus
Già, anche con le fave si può preparare un hummus da leccarsi i baffi: la ricetta è quella tradizionale, ma al posto dei ceci puoi usare questo legume per una deliziosa crema diversa dal solito.
Senza dimenticare la tradizione: fave e cicoria!
Le fave secche sono ottime anche per un piatto che sa di Puglia: una purea di fave cremosa e delicata, abbinata alla cicoria primaverile, saltata e leggermente piccante. Un piatto rustico, ricco di sapore e nutrienti.
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