Antonio Di Manno

L’ultrarunner vegan Antonio Di Manno batte il record italiano con 530 km in 79 ore

Antonio Di Manno, membro del CTS di AssoVegan raggiunge un traguardo straordinario alla Suffolk Back Yard Ultra 2024, dimostrando la potenza della determinazione e della dieta vegana.

Antonio Di Manno, ultrarunner italiano e vegano da 9 anni, ha raggiunto un traguardo straordinario alla Suffolk Back Yard Ultra 2024. Con una performance incredibile di 530 km percorsi in 79 ore, Di Manno ha battuto il record italiano, dimostrando ancora una volta la sua determinazione e il suo impegno per la causa vegana.

Di Manno non è nuovo a imprese straordinarie. Vincitore della Race of the Champions a Rettert, in Germania, ha corso per 496 km in 74 ore consecutive, superando 33 atleti provenienti da 19 paesi. Ultrarunner di Terracina, è socio fondatore e Presidente dell’ASD Vegan Power Team, un’associazione sportiva nata nel 2018 per unire sport e attivismo per gli animali. Con numerose vittorie e record mondiali all’attivo, Di Manno corre sempre indossando una maglia con la scritta “vegan”, portando la questione animale sotto i riflettori. Inoltre, è membro del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) di AssoVegan.

Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Di Manno riguardo la sua preparazione e l’esperienza durante la Suffolk Back Yard Ultra 2024.

VEGANOK: Come ti sei preparato fisicamente e mentalmente per una sfida del genere?

Antonio Di Manno: Sono ancora un po’ frastornato dalla gara. La preparazione è alla base di una backyard ultra. Questi obiettivi devono essere pianificati con largo anticipo, non si possono improvvisare. Personalmente, per una gara di questo tipo, mi preparo per almeno sei mesi. Inoltre, non è la prima backyard ultra che affronto, quindi l’esperienza gioca un ruolo fondamentale. Fisicamente, oltre alla corsa, mi avvalgo del supporto di un fisioterapista, pratico yoga e nuoto per alleggerire il carico. Mentalmente, la preparazione della mente è essenziale per questo tipo di competizione. Lo yoga aiuta molto, così come gli allenamenti lunghi svolti in solitudine, che sono di grande aiuto per la resistenza mentale.”

VEGANOK: Quali sono stati i momenti più difficili durante la gara e come li hai superati?

Antonio Di Manno: “Una gara così lunga è inevitabile che abbia dei momenti difficili. Il trucco è avere la pazienza di aspettare che passino. Questi momenti possono durare cinque minuti o cinque ore, ma è fondamentale avere fiducia in se stessi. Bisogna mantenere sempre chiaro in mente il proprio obiettivo e ricordare perché si è lì in quel momento. Questa consapevolezza aiuta a superare le difficoltà e a continuare la gara.”

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Fonte: veganok.com

VEGANOK: La  dieta vegana ha influenzato in qualche modo la tua performance durante l’ultramaratona?

Antonio Di Manno: “La mia alimentazione, sono vegano da nove anni, ha sicuramente avuto un’influenza, non tanto sulla performance in sé, ma piuttosto sul recupero tra una sessione e l’altra. Questo, indirettamente, incide anche sulla performance. Ne sono quasi certo, perché molti atleti vegani, anche più forti di me a livello mondiale, mi riferiscono le stesse cose. La dieta vegana aiuta a ridurre i tempi di recupero, permettendo di mantenere un livello di allenamento costante e di alta qualità.

VEGANOK: Cosa ti ha motivato a continuare quando il fisico e la mente erano esausti?

Antonio Di Manno:  “Come dicevo prima, le motivazioni sono fondamentali, non solo per la gara, ma anche per la vita in generale. Ho organizzato una raccolta fondi per un maiale attraverso la LAV, e questa causa mi ha dato una forte spinta. Inoltre, lo speaker inglese che ogni volta che mi vedeva passare mi chiamava e mi chiedeva qualcosa sul veganismo ed era molto incoraggiante. Anche molti atleti hanno parlato con me della mia scelta etica. Le mie motivazioni principali sono state poter rappresentare tutti gli animali che ancora non vengono considerati come dovrebbero sulla Terra. È una visione che dobbiamo cambiare tutti insieme, poco a poco.”

Un Esempio di Dedizione e Passione

Antonio Di Manno continua a ispirare atleti e non solo con la sua dedizione allo sport e al veganismo. Le sue imprese straordinarie non solo dimostrano la sua forza fisica e mentale, ma portano anche un importante messaggio di rispetto e cura per gli animali. Con il suo impegno e le sue vittorie, Di Manno rappresenta un faro di speranza e cambiamento nel mondo.

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